I miei pregi

 

  • La perseveranza: il mio motto è se insisti e resisti, raggiungi e conquisti e ancora le regole sono quelle che l'artista rompe; quelli che vengono ricordati non sono mai emersi da una formula.
  • Coraggio nel provare. Mi sono trovata per molta parte della mia vita a dover affrontare i miei problemi da sola. Attorno a me avevo solo persone che banalizzavano i miei problemi, spesso sentivo dire che ero un'incapace. Sono riuscita a migliorare, quando ho avuto qualcuno vicino che mi ha detto:"sei brava! se credi nelle tue capacità puoi riuscire a fare tutto quello che vuoi." Credo che le persone che riescono a risollevarsi dal pantano delle loro difficoltà sono quelle che hanno la fortuna di avere vicino delle figure di riferimento. E' per questo che esistono persone che riescono a dare il massimo a scuola e nella vita e altre che sembra non riescano a creare niente di buono. Le persone nascono tutte intelligenti allo stesso modo, quello che li distingue è il modo in cui vengono incalanate le loro potenzialità. Ci credereste se vi dicessi che una persona senza braccia e senza gambe può riuscire a vivere una vita da star e risollevarsi da sola, se cade a faccia in giù? Eppure si può, ma bisogna avere perseveranza, crederci fortemente. A volte bisogna aiutare queste persone a credere in loro stessi in modo che loro possano andare a finire forti! cioè forti. Se cliccate sul link alle pagine 225 226 dei commenti potrete trovare i commenti che hanno dato le mie classi di Magherno (a.s.2009-1010) e il giorno precedente mio figlio Leonardo. Un altro esempio di perseveranza è Jessica cox
  • Amo il sano divertimento e vedere i bambini divertirsi.
  • Una buona dose di empatia
  • Durante i primi anni di insegnamento ho spesso rischiato la depressione. Ho chiesto spesso un confronto con lo psicologo della scuola e quando parlavo del lavoro che facevo con i miei ragazzi ricevevo molti complimenti. Un giorno ho detto a un dottore "che bello sentirmi dire che sono brava, io che ho sempre avuto voti bassi a scuola, non mi sembra vero prendere buoni voti come insegnante e lui mi  rispose "vede professoressa, ci sono ragazzi che riescono a dare tanto in tutte le materie, ma la maggior parte è brava in una materia o nell'altra. C'è il ragazzo bravo in matematica e quello bravo in inglese, un altro magari è bravo in lettere. Però, la materia Empatia non risulta sul registro del professore, per cui non poteva venire fuori il voto sulla materia in cui lei eccella. Spesso, i migliori medici e i migliori insegnanti sono quelli che a scuola non rendevano molto". Quando sono uscita dalla stanza mi sembrava di camminare sospesa nell'aria di almeno un metro. Grazie a quel dottore e alla DS della scuola dove insegnavo quell'anno, anch'essa psicologa, ho cominciato a capire meglio come lavorare con i miei alunni e a tenere meno conto delle critiche che arrivano da altre persone... anche se, devo ancora lavorare un po' sulla mia autostima. Credo che l'autostima sia la prima materia da insegnare ai nostri ragazzi, perchè se una persona è convinta di essere un incapace resterà un incapace. Esistono corsi per migliorare questo aspetto della personalità, non solo dei ragazzi, ma anche degli adulti. Lo scorso anno avrei voluto avviare in corso di pochi incontri con i miei alunni, appoggiata dall'intervento di un'esperta, ma le colleghe me l'hanno impedito perchè rischioso. Quando parlo di queste cose, spesso le colleghe mi dicono che "è pericoloso, perchè andiamo a toccare la psicologia dei ragazzi". Io ritengo che nel momento in cui siamo in cattedra, davanti ai nostri alunni, dobbiamo tenere in considerazione le teorie che sono alla base della psicologia, perchè una parola, un gesto, anche solo un sguardo potrebbe intaccare l'autostima di un nostro alunno.
  • Allego locandina del corso sull'autostima di cui scrivevo sopra, ma non sono riuscita ad avviare.