Ururi (Ruri)

La migrazione verso l'Italia causata dalla penetrazione ottomana dei Balcani avvenne tra il Quattrocento e il Cinquecento attraverso ondate successive.
In seguito alle devastazioni dovute al terremoto del 1456 la Chiesa favorì il ripopolamento del Basso Molise da parte di gruppi etnico-linguistici di origine Slava  e Albanese.

Essi ricostruirono gli antichi casali e seppero far fruttare le vaste terre coltivabili del Basso Molise.

Nel 1539 però gli albanesi furono in parte cacciati dagli stessi larinesi che ne avevano favorito l’arrivo perché gli immigrati erano ritenuti violenti e turbolenti.

Ururi (Ruri) è uno dei paesi di albanesi e le tracce si trovano nella toponomastica, nel culto e nei costumi.

Essi hanno conservato la parlata dei loro avi, ovviamente contaminata nel lessico e nella grammatica dai dialetti locali e dalla lingua italiana.

L'orgoglio degli abitanti di Ururi  per la loro storia si  può capire già all'ingresso del paese: infatti il benvenuto vi viene dato oltre che in italiano e altre lingue europee, anche nella loro lingua

 

i cartelli con i nomi delle strade sono anche in albanese

 

... come anche i cartelli degli edifici pubblici

 

Tracce delle antiche tradizioni si trovano ancora oggi nella cucina (pampanella

 in alcuni riti festivi di origine agreste