27 Dicembre 2013 visita alla mia cara amica Giovannina

28.12.2013 21:52

nel pomeriggio vado a fare la spesa e quando torno a casa, al pensiero di dover fare tante cose decido di cambiare meta (lo faccio sempre quando mi sento un po' depressa)

...Dicevo... anzichè far le scale per entrare a casa e mettere via la spesa, lascio la spesa sulle scale e decido di prendere l'altro angolo della piazzetta dove c'è la casa per SIgnore.

 Suono il campanello e avviso la suora che vado a fare due chiacchiere con la mia amica che è nella camera al secondo piano.

 Picchietto un paio di volte alla porta e lei risponde con la sua vocina tenera e debole, come l'ha sempre avuta da quando la conosco.

"chi è?"

io: "eccomi che son tornata!"

Lei: "ciao, eri sparita!"

io: mi dispiace ma ho avuto da fare

iniziamo a raccontarci le nostre cose e poi cadiamo non so come mai in una storia che le era successo quando era poco più di una bambina

LEI: la mia povera mamma... eravamo tanti figli.. lei pensava di essere in menopausa e invece poi sono nata io.. l'ultima di tanti figli! 

povera la mia mamma!!! mio papà non lavorava e lei non so come faceva per tirare avanti la famiglia. Noi abitavamo in un condominio con i balconi e vicino a noi abitava mio zio Cesare... un giorno CHE SPAVENTO!!! abbiamo sentito urlare in cortile.. era la sua cognata che urlava... la moglie di Cesare il fratello di mio padre. Lei, quella povera donna urlava e piangeva, era spaventata POVERINA. 

Lui si era ubriacato e la stava picchiando. Aveva anche un coltello in mano!  CHE SPAVENTO QUEL GIORNO!! povera la mia mamma! che brava che è stata quel giorno.. è scesa giù in cortile ed è riuscita a tranquillizzare Cesarino.. è riuscita sai? è stata brava mia mamma! era spaventata anche lei, ma ha saputo tranquillizzarlo! Poi gli ha detto "vieni con me, ti aiuto io!" e lui l'ha seguita.

L'ha portato all'ospedale dei pazzi, al Mondino e lì lavorava il dott Rossi, che bravo che era il dott. Rossi. Lui vide Cesare e disse "ma quest'uomo è da ricoverare, è matto!" Non l'hanno nemmeno fatto tornare a casa a prendere i vestiti e il pigiama, così come è arrivato l'hanno ricoverato.

Cesare era ubriaco e quando si ubriacava non capiva niente! Lui aveva partecipato alla GRANDE GUERRA, era giovane quando era partito e l'avevano mandato al fronte. Lui era tra quelli in prima linea, erano loro che rischiavano la vita più degli altri... 

Pensa che per dare ai ragazzi il coraggio di attaccare davano loro una bottiglia di COGNAC, gliela facevano bere tutta così prendevano coraggio per attaccare e rischiare di farsi ammazzare. I ragazzi che andavano in guerra e venivano mandati in prima linea tornavano TUTTI alcolizzati..

Anche l'altro mio zio Domenico, fratello di mio padre e di zio Cesare,  era stato in guerra, lui non tornò alcolizzato ma tornò ZOPPO.

Un giorno in opedale psichiatrico arrivò mio padre, suo fratello a dargli la bella notizia "Cesare! Cesare! sei padre di un bel maschietto! è nato tuo figlio Ezio!"

Lui lo sapeva, Cesare lo sapeva che a quei tempi essere "PAZZI" era un crimine, e chi veniva internato non poteva uscire, ma lui dalla gioia per la notizia non resistette e scappò dal manicomio per andare a vedere il suo figlioletto. Quando tornò era molto dispiaciuto, andò dal dott. Rossi e gli disse che sapeva di essere un delinquente ma era scappato per andare a vedere suo figlio che era appena nato ed era tornato per farsi di nuovo rinchiudere.

 Il dott. Rossi si impietosì e gli disse di andare ad abitare in casa sua per aiutarlo a fare lavoretti in casa. Sai Santina, era un modo per aiutarlo senza farlo sentire in debito, zio Cesare faceva lavoretti in casa e il dottore gli regalava i suoi vestiti belli, così la domenica veniva in Chiesa a San Francesco e tutti noi lo ammiravamo e suo fratello gli diceva "Cesare, ma che bel vestito che porti!" e lui gli rispondeva "eh sì, me l'ha dato il dottore, è il mio vestito della domenica!". Noi eravamo molto poveri, mio papà non poteva permettersi quei vestiti.

Io spesso andavo a trovarlo insieme a mio padre e a suo figlio Ezio, quello che è nato mentre lui era in manicomio. Prima di partire per la guerra aveva avuto un altro bimbo, Domenico si chiamava, povero piccolino... che brava che è stata la mia mamma anche quella volta. Un giorno dal suo balcone vide Domenico che camminava in cortile, ma zoppicava. Aveva solo quattro anni, povero piccolino. Mamma gli chiese: "come mai zoppichi?" e lui rispose, "ho qualcosa nella scarpa che mi da fastidio.."

Allora la mia povera mamma scese giù in cortile, gli tolse la scarpina e vide che c'era un chiodo che gli aveva ferito il piedino. Dopo pochi mesi Domenico morì di tetano dopo una lunga sofferenza. Povero piccolino!!!

Poi mio zio andò in Guerra e tornò alcolizzato... era violento con sua moglie, ma non era colpa sua, l'hanno ridotto LORO così... che brutte che sono le guerre!!! ma perchè non si raccontano queste cose ai ragazzi di oggi!? dovrebbero saperle queste cose. Dovrebbero sapere quanto è brutta la guerra!!! così magari poi non succederà più che si faccia guerra!