forse ha ragione Simona!

02.02.2014 07:56

Forse ha ragione Simona, anzi, sicuramente ha ragione lei. NOTIAMO e FACCIAMO NOTARE troppo quello che i ragazzi NON HANNO e perdiamo di VISTA quello che HANNO DI SPECIALE!

“Quando visito un posto di solito io noto quello che C’E’ e non quello che NON C’E’! Quando sono entrata in questo posto ho notato tutte le cose chje ci sono non ho pensato che lì non c'è una sedia e lì non c'è un tavolo...”. [cit. Simona Atzori]

Stamane mi sono svegliata alle 5 con un pensiero fisso in testa. Mi sono chiesta come mai le classi sono affollate da ragazzi che NON hanno il coraggio di provare…a studiare, provare a leggere una consegna, provare a fare i compiti, provare ad ascoltare le spiegazioni, provare a leggere e a scrivere quando fanno la verifica…provare a CREDERE CHE POSSONO FARCELA!!!

E poi ho pensato a come è cambiata la società. Tutti rincorrono un obiettivo e guai se non lo si raggiunge!!

E’ una continua corsa a cercare di raggiungere obiettivi e chi resta indietro è condannato ad essere considerato un PERDENTE.

Spesso quando dei genitori si incontrano per strada l’argomento è “sa che mio figlio è arrivato primo a ….!” “ah, mia figlia invece è arrivata prima in….!”

“ah sì, pensa che il mio ha fatto….!” “ah, il mio adesso deve fare….”

COMPETITIVITA’ che distrugge spesso la voglia di FARE di tanti ragazzi che si sentono messi a confronto e perdono il DESIDERIO di FARE per il GUSTO di FARE!

Non so come esprimere il mio pensiero, io penso che sia importante mettere in EVIDENZA quello che un ragazzo ha di SPECIALE perché TUTTI hanno qualcosa di speciale… e non EVIDENZIARE quello che NON hanno.

Ma questo richiede una conoscenza più profonda della persona e quindi un lavoro più a lungo termine.

Ma ci siamo mai chiesti come mai sono sempre più numerosi i ragazzi che dopo la scuola media scelgono la scuola professionale o interrompono gli studi per fare la scuola serale?

Non sarebbe il caso di fermarci un attimo e pensare COSA c’è che non funziona? Cosa fare per RIACCENDERE la VOGLIA di FARE di quei ragazzi rassegnati al proprio insuccesso?