2007-2008

in questo a.s. ho lavorato come insegnante di sostegno in una scuola vicino Pavia. Il ragazzo era un ragazzo molto intelligente ma, alla nascita ha avuto un problema per cui c'è stato un danno in una parte del cervello. L'alunno ha difficoltà nella deambulazione e nella scrittura specialmente quando è molto teso.
Un giorno in cui mancava un'insegnante ho chiesto ad una collega di poter portare fuori tre ragazzi per preparare una rappresentazione del mito di Efesto, argomento che stavano svolgendo durante l'ora di italiano. Purtroppo sono riuscita a portare fuori i ragazzi solo per un'ora, poichè alcune insegnanti mi dissero che non potevo portare fuori i ragazzi altrimenti non avrebbero potuto far recuperare la lezione. Nell'ora che li ho tenuti fuori, i ragazzi si sono divertiti tantissimo nel creare le battute che ho trascritto qui di seguito. Il ragazzo che usufruiva del sostegno si è rivelato essere molto autoironico e simpatico agli occhi dei compagni. Quando gli ho detto "tu interpreterai Efesto" lui mi rispose ridendo "ma prof. io sono già mezzo storpio, come faccio a interpretare 'sto  Fesso" Il testo è incompleto poichè non ho avuto più occasioni per far lavorare i ragazzi.

 

Rappresentazione: Mito di Efesto

personaggi:

narrator (narratore)

Efesto

a friend

Era (Efesto' mother)

Zeus (Efesto's father)

 

narrator: ok, let’s start. Ask him what his name is!

 

Boy: ciao. Come ti chiami?

 

Efesto: my name is Efesto!

 

Boy: ah! E perché dici che sei fesso?

 

Efesto: fesso? No, I’m not “fesso” my name is E-F-E-S-T-O EFESTO! Do you Understand?

 

Boy: ah. Understand, understand. E i tuoi genitori come si chiamano?

 

Efesto: Era and Zeus

 

Boy: ah. Tuo padre era Zeus. Perché, è morto?

 

Efesto: no, he is not dead. He is still alive. He is alive, not dead!

 

Narrator: now talk about your mother

 

Efesto: when I was born, I was so ugly that my mother threw me down the Olympus and I rolled down the hillside. I rolled down all the day long

 

Boy: ah! Bella roba tua madre. E poi cosa è successo?

 

Efesto: I fell into the sea and some  Nynphs took me to Lemno Isle and grew me.

 

Boy: ah, ecco perché sei storpio!

 

Efesto: Lemno was a Volcanic Isle, and I was charmed by the fire.

I used to spend a long time in the Etna and make guns and ornaments for Gods

 

Boy: ah! Ho sentito parlare di un Dio che lavorava il ferro nel cratere del Vulcano. Ma allora sei tu il Dio del Fuoco?

 

Efesto: yes! I am the God of Fire!

 

Boy: poverino. Certo però che sei brutto assai… e storpio!

 

Efesto: it was my mother’s fault. But I will take vengeange of it.

 

(…to be continued)