City Camp invernale a San Genesio

Durante questo city camp ho deciso di lavorare sul tema “CLOTHINGS and ACCESSORIES”

 

Materiale:

3 valige di indumenti di ogni tipo

Una corda lunga 10 mt

Mollette per appendere i vestiti

Flash cards per imparare termini per descrivere gli indumenti (largo, stretto, a quadri, a righe, a fiori etc)

Flash cards con i nomi degli indumenti

Tavoli e sedie (tantissime)

 

Luogo: San Genesio ed Uniti primo giorno Ca’ de’ Passar e dal secondo giorno Centro Polifunzionale

 

Attività ludiche

Durante la prima giornata abbiamo giocato tantissimo per imparare i nomi degli indumenti.

 

Esempio di attività ludiche: ho chiuso un bambino in una stanza e gli ho chiesto di vestirsi con gli indumenti messi a disposizione, poi l’ho portato nella stanza dove sono tutti gli altri bambini.

Ho chiesto ai bambini di  osservare bene l’amico. Dopo 5 minuti circa ho chiesto al bambino di andarsi a cambiare. Ho diviso il gruppo in due piccole squadre e poi a turno ho chiesto se ricordavano cosa indossava il bambino.  Ho ripetuto il gioco 3 volte, poi, per non annoiarli, ho cambiato gioco (suggerimento: meglio cambiare gioco quando i bambini si divertono ancora)

 

Ho messo in mezzo alla stanza gli indumenti. Altri capi li ho appesi alla corda blu appesa tutta intorno alla stanza

 

L’animatore, Sean, chiamava gli indumenti e man mano i ragazzi facenti parte delle due squadre dovevano correre a prendere l’indumento che Sean nominava

 

Il secondo giorno abbiamo lavorato sugli aggettivi per descrivere gli indumenti

 

Matteo è arrivato con ai piedi le scarpe con le rotelline e mi ha chiesto se era possibile tenerle su. Man mano che arrivavano i bambini anche gli altri mi chiedevano se potevano venire il giorno dopo con il loro monopattino o le scarpe con le rotelle. Non solo l’ho concesso, ma durante la notte ho pensato a che gioco e che regole usare per far partecipare con gioia tutti i bambini. (una volta che ho avuto l’idea di come strutturare il gioco, con i bambini abbiamo pensato a come svolgere il gioco)

 

Il terzo giorno tra i tanti giochi ne ho organizzato uno in cui si chiedeva ai bambini di correre a prendere gli indumenti che Sean nominava, ma facendo un percorso ad  ostacoli. Un gioco richiedeva di fare lo slalom tra i cinesini disposti nella stanza, con le scarpe a rotelle o il monopattino.

Durante la pausa un bambino si è divertito a sistemare i banchi a scacchiera e alla fine della pausa mi ha chiesto di non metterli via perché lui aveva lavorato tantissimo per sistemarle in quel modo. Non solo gliel’ho concesso ma ho passato buona parte della notte per pensare  a un nuovo gioco per sfruttare questa struttura. (una volta che ho avuto l’idea di come strutturare il gioco, con i bambini abbiamo pensato al tipo di gioco e le regole da seguire)

 

Ho chiesto alla titolare del negozio di abiti d’epoca https://kartika980.wordpress.com/# Maria Luisa Siverio di Vigevano, due abiti d’epoca da far indossare per la sfilata organizzata per la fine del city camp

Il quarto giorno ho preso il rotolo di carta e ne ho tagliato circa 9 metri. L’ho steso a terra ed ho chiesto ai bambini di disegnare e colorare degli indumenti sul foglio. Mentre iniziavo a disegnare degli indumenti Matilde dice “sembra una passatoia!” allora mi è venuta la brillante idea di usare appunto  il foglione come passerella della sfilata di fine camp.

 

Final Show: i bambini vestiti nel modo in cui preferivano hanno sfilato sulla passerella dopo essersi presentati e aver detto cosa indossavano. Sean poi presentava in inglese tutti gli abiti e gli abiti d’epoca dando anche il significato sociale delle diverse mode (hippy, Edwardian, e anni 20)

 

Siccome l’ultimo giorno coincideva con il giorno della Befana, ho chiesto ad una mamma di prestarmi qualcosa di nero da indossare alla fine della sfilata. Ho preso in prestito la scopa da befana all’Oratorio, ho comprato qualche busta di caramelle e cioccolatini e prima del saluto finale, vestita da befana ho lanciato in giro le caramelle con tanta gioia dei bambini che correvano a raccogliere più caramelle possibili.

 

Marco col suo monopattino e le due bandierine, correva tutto attorno alla passerella.