Robinson Crusoe (Daniel Defoe)


1^ parte

Le avventure di Robinson in mare

Robinson Kreutznaer chiamato R. Crusoe nacque nel 1632 a York.
Suo padre era un mercante tedesco e sperava che lui studiasse legge, ma Robinson voleva viaggiare per mare.
Suo padre gli diceva sempre che i poveri sono sfortunati e pure i ricchi, perché questi sono odiati dai poveri. La condizione migliore è quella delle persone della classe media.
Diceva sempre che Robinson poteva considerarsi fortunato perché faceva parte della classe media.
Il padre lo pregava sempre di  non abbandonare questa condizione felice. Un giorno, quando aveva 18 anni, Robinson incontrò un amico nel porto di Hull che andava a Londra con la nave di suo padre e Robinson partì con lui senza dire niente ai suoi genitori.
Non appena la nave arrivò al mare il vento iniziò a soffiare ed lui pensò che il Signore volesse punirlo per essere partito senza la benedizione dei suoi genitori e giurò a Dio che se fosse sopravissuto sarebbe tornato dai genitori e non sarebbe più partito per mare.
Il giorno successivo il mare si calmò. Robinson dimenticò il suo giuramento. Qualche giorno più tardi arrivò un’altra tempesta e Robinson si pentì di non aver mantenuto il giuramento.
Alla fine furono salvati da un’altra nave e dopo videro la loro nave affondare.
Un giorno Robinson incontrò il capitano di una nave che era stato in Africa dove aveva avuto tanta fortuna: Il capitano gli chiese di accompagnarlo in Africa e ne ritornò ricco.
Dopo un po’ di tempo Robinson salpò di nuovo per l’Africa, ma mentre si avvicinarono alla costa Africana furono attaccati da una nave Turca e lui fu fatto prigioniero e reso schiavo.
Dopo circa 2 anni da schiavo il suo padrone lo mandò in mare a pescare con uno altro schiavo e suo fratello Ismael. La loro barca era carica di viveri, armi e acqua. Mentre pescavano Robinson buttò Ismael in mare. Robinson viaggiò con il suo schiavo per 10 anni lungo la costa dell’Africa e un giorno incontrò una nave europea (portoghese) che si dirigeva in Brasile.
R.  chiese al capitano di ospitarlo sulla nave e gli vendette il suo schiavo (col consenso dello schiavo e la promessa che dopo 10 anni sarebbe stato liberato)  ed altre cose.
In Brasile Robinson fece fortuna con  una piantagione di zucchero, ma non era felice. Un giorno dei proprietari di campi di cotone chiesero a Robinson di accompagnarli in un viaggio in Africa per comprare oro e schiavi a buon mercato e lui accettò, ma dopo 12 giorni un uragano li sorprese e scagliò la nave contro degli scogli, i marinai presero una scialuppa ma le onde la capovolsero e tutti morirono eccetto Robinson che nuotò a fatica fino alla riva tra onde alte e violente.


Robinson was born in York in 1632. He loved travelling and decided to sail away without the permission of his parents.
R. nacque a York nel 1632. A lui piaceva viaggiare e decise di partire per mare senza il consenso dei genitori.
During one of his journeys he was made slave by a Turkish ship, but he succeeded in setting himself free.
Durante uno dei suoi viaggi fu fatto schiavo da una nave turca, ma riuscì a liberarsi.
Thanks to a Portuguese  captain he got to Brasil and there he owned a sugar plantation, but he didn’t like to stay there so he left once again.
Grazie al capitano di una nave portoghese arrivò in Brasile dove ottenne una piantagione di zucchero, ma non amava stare lì così partì di nuovo.

He sailed to Africa but after 12 days journey a storm arrived and the crew had to leave the ship. All the men died, but Robinson who was a good swimmer was able to get the river.

Partì per l’Africa, ma dopo 12 giorni di viaggio arrivò un temporale e la ciurma fu costretta ad abbandonare la nave. Tutti gli uomini morirono, ma Robinson che era un buon nuotatore  riuscì a raggiungere la riva.


2^ Parte

Arenato sulla spiaggia

Quando Robinson  si guardò attorno capì che era l’unico superstite, ma ora si sentiva destinato a morire di fame e di sete. Era bagnato e solo. Cominciò a correre sull’isola tremante e piangendo.  Quando trovò l’acqua bevve e poi si arrampicò su di un albero dove passare la notte senza rischiare di essere sbranato da animali feroci. Al mattino, Robinson vide che la nave era stata spinta dalle onde più vicino alla riva, lui ci salì e trovò le vettovaglie asciutte. Con le assi che trovò sulla nave costruì una zattera per trasportare tutto ciò che era recuperabile. Robinson  in 13 giorni andò 11 volte sulla nave a recuperare materiale di ogni genere (polvere da sparo, armi, cibo, un gatto, un cane, le bibbie ecc..
Contro un lato della collina, vicino ad un ruscello di rimpetto al mare, Robinson costruì una tenda per ripararsi dai nemici, dagli animali e avvistare navi per essere salvato. In seguito costruì un recinto attorno alla tenda per essere più al sicuro.
Poi Robinson costruì una croce di legno e lì tutti i giorni intarsiava una lineetta per segnare i giorni, affinché non dimenticasse quanto tempo stava trascorrendo sull’isola. Inoltre, segnava con una linea più lunga le domeniche e una ancora più lunga il primo giorno del mese.
Robinson chiamò  l’isola “island of despair”


When Robinson arrived on the island he realized he was the only survival. He spent thirteen days going to the ship and taking all that he could from it.

Quando R. arrivò sull’isola, si accorse che era l’unico superstite. Passò 13 giorni a recuperare tutto quello che poteva dalla nave.

He made a wooden cross where he carved lines to count the days that passed.

Lui fece una croce di legno dove intarsiava delle lineette per tenere il conto dei giorni che trascorrevano.

3^ Parte

Padrone dell’isola

Un giorno Robinson trovò un sacco e decise di usarlo per conservarci la polvere da sparo. Lo scosse vicino alla sua capanna e dopo un mese notò che in quel punto crescevano delle piantine di orzo e di  riso. Avendo dimenticato che lì aveva scosso il sacco, pensò che era un miracolo e ringraziò Dio per questo. In seguito ricordandoselo si sentì meno grato al Signore. Poco dopo ci fu un terremoto e lui temette che la sua capanna venisse seppellita dai sassi che cadevano dalla collina.
Un giorno Robinson uccise una tartaruga e prima di mangiarla la benedì (era la prima volta che benediva il cibo prima di mangiarlo)
Mentre dormiva sognò un uomo che scendeva dal cielo vestito di fuoco che voleva ucciderlo perché non si era pentito dei suoi peccati. Disturbato da questo sogno andò a cercare del tabacco  e trovò anche le bibbie che aveva recuperato dalla nave. L’aprì e le prime parole che lesse furono proprio quelle appropriate alla sua situazione “ chiamami nel giorno della disperazione ed io ti libererò e tu mi loderai”.
R. si accorse che fino a quel momento non aveva mai ringraziato il Signore di avergli salvato la vita e da quel momento decise di pregare il Signore di liberarlo dai peccati commessi nella sua vita. Lui si sentì re dell’isola.
Un giorno, verso mezzogiorno vide sulla spiaggia l’orma di un piede.
Spesso, la paura del pericolo è 10.000 volte più terrificante del pericolo stesso. Robinson  non ebbe più fiducia in Dio.

One day Robinson found a sac and shook it out to store his gun powder. Some weeks later  he found barley and rice growing by the tend and he thought it was a miracle so he thanked God, but when he remembered he had shaken the sac he felt less thankful to God.

Un giorno R. trovò un sacco e lo scosse per conservarci la polvere da sparo. Qualche settimana dopo delle piantine di orzo e riso crebbe vicino alla tenda e lui pensò che fosse un miracolo così ringraziò il Signore, ma quando si ricordò di aver scosso il sacco si sentì meno riconoscente verso Dio.

later there was an earthquake and a storm arrived. He stood terrified under the rain for three hours and he fell ill. While he was sleeping he dreamed of a man coming down from the sky wearing fire who wanted to kill him because he didn’t repent for his sins.

Più tardi ci fu un terremoto e arrivò un temporale. R. restò 3 ore sotto la pioggia terrificato e si ammalò. Mentre dormiva sognò un uomo che scendeva dal cielo vestito di fuoco che voleva ucciderlo perché non si era pentito dei suoi peccati.

After that dream he looked for some tobacco and he found the Bibles he took from the ship and he realized he never thanked God for all that he had.
One day, walking on the shore, he found a footprint and he ran terrified to his tend.

Dopo quel sogno lui cercò del tabacco e trovò le bibbie che aveva preso sulla nave e si accorse di non aver mai ringraziato Dio per tutto ciò che aveva.
Un giorno passeggiando sulla spiaggia trovò l’orma di un piede e scappò terrorizzato alla sua capanna.

4^ parte

Impronte sulla sabbia

R. viveva sull’isola da 15 anni e in tutti quegli anni non aveva mai visto un uomo posare piede sull’isola. Tuttavia dei selvaggi  dovevano essere arrivati sull’isola e probabilmente sarebbero tornati.  R. decise di fare un altro recinto davanti alla tenda per proteggersi meglio. R. scese dalla collina nella zona ovest dell’isola e fu terrificato alla vista di ossa umane e un posto dove veniva acceso del fuoco.
Da 18 anni R. era sull’isola e non aveva mai incontrato i selvaggi. Cominciò a pensare di ucciderli quando sarebbero tornati, ma poi, riflettendoci, pensò che questo era il loro modo di vivere e che a lui non avevano fatto alcun torto, per cui ucciderli avrebbe reso anche lui peccatore.
Un giorno di Dicembre, 23 anni da quando R. viveva sull’isola, sulla costa occidentale vide delle canoe  che si allontanavano e sulla spiaggia avevano lasciato dei resti umani.
Un altro giorno sentì degli spari, forse una nave che chiedeva soccorso, e l’indomani la nave era naufragata e probabilmente i marinai erano tutti morti.
Una notte R. sognò di salvare un prigioniero di questi selvaggi che di tanto in tanto arrivano sulle coste dell’isola per i loro sacrifici e il prigioniero diventò suo schiavo.

Dopo circa un anno e mezzo R. vide 5 canoe sulla riva con circa 30 selvaggi che trascinavano 2 prigionieri. Uno lo squartarono per mangiarlo e l’altro scappò a grande velocità verso la tenda di Robinson. Quando il prigioniero si buttò nel ruscello uno solo degli inseguitori lo seguì in acqua e Robinson gli sparò. Il prigioniero spaventato gli si avvicinò e appoggiando la testa a terra mise un piede di R. sulla sua testa in segno di sottomissione. R. ospitò il prigioniero nella sua tenda. R. lo chiamò Venerdì perché era il giorno in cui lo incontrò.


One day R. noticed a footprint on the west  shore and he realized that cannibals used to come and eat human bodies. So R. ran away terrified to his tend and for some years he didn’t move very far from his tend.

Un giorno R. notò delle impronte sulla riva ovest dell’isola e capì che in quella zona cannibali arrivavano per mangiare degli umani. Così R. corse terrificato alla sua tenda e per un po’ di anni non si allontanò dalla sua tenda.

Once he dreamed he had saved a prisoner who became his slave.

Una volta sognò di salvare in prigioniero che dopo divenne suo schiavo.

A year and half after this dream he saw 5 canoes on the shore  and almost 30 cannibals who had 2 prisoners. They killed, chopped and ate one of them, while the other ran away. Three cannibals chased him but R. killed them and brought the prisoner to his tend. The prisoner asked R. to be his slave.

Un anno e mezzo dopo questo sogno lui vide 5 canoe sulla riva e circa 30 cannibali con 2 prigionieri. Loro uccisero un prigioniero, lo fecero a pezzi e lo mangiarono. L’altro prigioniero scappò inseguito da 3 carnivori, ma R. sparò su di loro uccidendoli e portò il prigioniero nella sua tenda. Il prigioniero gli chiese di essere suo schiavo.

5^ parte

La storia di Friday

Friday imparò a paralare in fretta ed era contento di capire e farsi capire. R. gli insegnò a cucinare la carne e a fare il pane. Friday voleva molto bene a R. e temeva la sua arma. A volte sembrava ci parlasse e gli chiedesse di non ammazzarlo. Un giorno Friday raccontò a R. che anche il suo popolo era solito portare sull’isola i prigionieri e mangiarli.
Una volta mangiarono 20 uomini, 20 donne e un bambino. Disse anche che nella sua terra c’è un posto dove vivono uomini bianchi come lui. R. insegnò a Friday anche un po’ di religione. Insegnando la religione a Friday R. imparò molto lui stesso riflettendo sul bene e sul male nella vita e imparando ad apprezzare le cose che si hanno.
Un giorno R. chiese a Friday se aveva voglia di tornare nella sua terra e lui rispose di sì, così cominciarono a costruire una canoa, ma Friday non voleva assolutamente partire senza il suo padrone.  R. capì che Friday lo amava tantissimo.


R. taught Friday the language, how to make bread and how to cook meat, but mainly to worship God and religion.

R. insegnò a Friday la lingua, come fare il pane e come cucinare la carne, ma più di tutto gli insegnò come venerare Dio, e la religione.

One day R. asked Friday if he wanted to go back home and he said yes, so they started to make a canoe, but Friday didn’t want to leave Robinson on the isle.

Un giorno R. chiese a Friday se voleva tornare a casa e lui disse di sì, così cominciarono a costruire una canoa, ma Friday non voleva lasciare Robinson sull’isola.


7^ parte

ritorno a casa

R. era sull’isola da 27 anni. Un giorno R. mandò Friday a caccia di tartarughe, ma lui tornò di corsa urlando. Sulla spiaggia aveva visto 3 canoe con dei selvaggi che stavano mangiando un uomo e stavano per ammazzarne uno europeo (spagnolo)  R. si rifiutava di sparare contro questi selvaggi che a lui non avevano fatto niente, liberò lo spagnolo e diede loro le armi per difendersi. Solo 4 dei 21 selvaggi riuscirono a scappare via.
R. andò verso la canoa per rincorrere i selvaggi che stavano scappando, ma quando arrivò alla canoa vide che c’era un uomo anziano, un’altra vittima legata, pronta per il sacrificio. Friday lo riconobbe. Era suo padre. R. si rese conto che sulla sua isola ora vivevano più persone con religioni diverse.
Un giorno una nave inglese arrivò sull’isola. 11 uomini sbarcarono di cui 3 erano prigionieri.
Dei ribelli avevano fatto prigionieri il capitano e altri marinai.  R. liberò gli uomini e diede loro le armi per uccidere i ribelli, ma due di loro si arresero e furono presi prigionieri. R. e Friday lasciò l’isola dopo oltre 28 anni, lo stesso giorno in cui scappò da schiavo a Sallee nel 1686  con la nave inglese. R. lasciò tutto quello che aveva ai due ribelli. 16 mesi più tardi arrivò in Inghilterra, là si sposò, ebbe 3 figli e quando sua moglie morì riprese le avventure in mare.

One day Friday while he was looking for turtle saw an European ship landing on the shore. Rebels had taken possession of the ship and captured the captain and his friends. R. helped the captain to fight the rebels and take the ship back and they thanked him by giving him the ship.

Un giorno mentre Friday stava cercando tartarughe, vide una nave europea che atterrava sulla spiaggia. Dei ribelli si erano impossessati della nave ed avevano fatto prigioniero il capitano e dei suoi amici. R. aiutò il capitano a  lottare contro I ribelli e a riprendere  possesso della nave e loro lo ringraziarono dandogli la nave.

R. asked the rebels if they preferred to go back to England and be judged or to stay on the isle. They chose the second possibility. After 28 years on the isle R.,  went back to England, got married and had 3 children. When his wife died he accepted to follow one of his friends to the East Indies.

R. chiese ai due ribelli se preferivano tornare a Londra ed essere condannati lì oppure restare sull’isola. Loro scelsero la seconda possibilità. Dopo  28 anni sull’isola R. tornò in Inghilterra, si sposò, ebbe 2 figli e quando la moglie morì lui accettò di seguire un sua amico nelle Indie.