Durante l’estate del 2009 ho collaborato con gli animatori della Pro Loco di Montelongo – Ciciola Michele, Blanco Michele e De Michele Rossana – alla preparazione della prima edizione della Festa del Bambino da 1 a 100 anni.
L’idea, nata da questa esperienza, era di far giocare non solo i bambini ma anche tutti coloro che conservano dentro di sé uno spirito giovane, per poi riflettere insieme e trovare spunti utili a migliorare le edizioni future.
Perché organizzare la prima edizione della Festa del Bambino da 1 a 100 anni?
Spesso non abbiamo tempo per noi stessi: siamo sempre presi da qualcosa da fare, in casa, al lavoro, nella società. Questi “doveri” ci fanno perdere l’attimo, il piacere dell’istante che la vita ci offre. Gli impegni ci distraggono e non ci permettono di ascoltare i nostri veri bisogni. A volte mi sembra che la gente abbia smarrito il “senso della vita”.
La vita andrebbe vissuta intensamente, ma soprattutto insieme agli altri: è bello trarre soddisfazione dall’essere utili e dalla gioia che nasce quando qualcuno ci tende la mano.
Il sorriso è sempre stato un’ottima medicina, capace di allontanare le malattie e rendere la vita più felice. Il nostro intento era proprio quello: regalare qualche giorno di spensieratezza ai montelonghesi, liberandoli dalle preoccupazioni quotidiane – malattie, disgrazie, fatiche, e anche gli effetti del terremoto del 2002 che aveva lasciato segni profondi nelle persone e nelle case.
Attraverso giochi collettivi e individuali abbiamo voluto far sperimentare ai bambini la vita di gruppo, insegnando loro nuovi modi di comunicare e relazionarsi. Il programma includeva giochi che si facevano ai tempi dei nostri nonni, accompagnati sempre dalla presenza di almeno due adulti. Il loro compito era guidare, facilitare le relazioni e incoraggiare pensieri positivi, così da creare un clima di benessere personale e collettivo.
All’inizio e alla fine di ogni incontro chiedevamo ai bambini se i giochi erano piaciuti e se avevano proposte per migliorarli. Ogni intervento veniva ascoltato e valorizzato, così che ciascun bambino potesse sentirsi parte attiva delle attività e rafforzare la propria autostima.
Insieme ai bambini abbiamo creato un cartellone con il programma dei giochi, che si svolgevano in diverse zone del paese, e abbiamo documentato tutto con delle fotografie. Le immagini sono state poi pubblicate online, permettendo a persone in ogni parte del mondo di conoscere il nostro piccolo borgo.
Da questa prima esperienza i bambini ci hanno fatto capire molti errori che avevamo commesso, ma insieme abbiamo trovato il modo per lavorare meglio nelle edizioni successive.