'Ndnella 'a fazztor

Era una signora magra e piccolina che abitava proprio vicino alla casa di mia madre. La chiamavano 'a fazztore  ma non so il motivo di questo nomignolo.

Dal 1° al 13 di giugno, tutte le sere dopo cena, e questo avviene da secoli, in onore di San Antonio, si accendono dei fuochi per le strade del paese e la gente si ritrova lì per fare due chiacchiere, dire il rosario e cantare canti liturgici.
E proprio in quelle serate, al buio 'Ndenella ci raccontava, con voce misteriosa e coinvolgente, che, di notte, dal soffitto di casa sua, scendevano i Mazz mariell: spiritelli dispettosi che si divertivano a fare marachelle per tenere svegli gli abitanti della casa.
Di notte, i Mazz mariell saltavano sul tavolo della sua cucina, sulla "fazzator" (la madia dove si conservava il pane) e non facevano dormire lei e suo marito Antonio... Quando, qualche anno fa 'Ndenella  morì, i suoi figli son tornati al paese dall'America dove abitano con le loro mogli, hanno venduto la casa con tutto l'arredo e roba varia a una famiglia di origine montelonghese che adesso abita a Como e se ne sono tornati in America per non tornare mai più.
La famiglia che ora ne è proprietaria, tornano in estate per le vacanze. Un giorno la nuova inquilina mi raccontò che nella fazzator aveva trovato, avvolto in un tovagliolo biaonco, un coltello da macellaio insanguinato.

CHE BRIVIDIIII!