Nicolina classe 1930

Nel mio paesello in provincia di Campobasso sono rimasti pochi abitanti. 

Tutti sanno tutto di TUTTI e questo a volte dà veramente tanto fastdio, ma se si esce a fare una passeggiata e si vuole fare due chiacchiere con qualcuno,  si incontra sempre qualcuno che ha tempo da didicarti.

Qui le pesone anziane vengono sempre chiamate "ZIA" oppure "SHIA'" la cui etimologia deriva dalla lingua slava.

Zia Nicolina abita proprio dietro la fontana. La piazzetta dietro la fontana è il suo salottino dove chiacchiera stando al fresco con sua sorella o sua figlia.

 

Loro due spesso son sedute lì a guardare la gente che passa non curanti del TEMPO. 

Hanno un modo di fare tranquillo che trasmette tanta serenità.

Chiacchierare con loro è piacevole e forse anche terapeutico.

Le loro giornate passano lente LENTE, pacificamente LENTE e guardarle o ascoltarle invita a rallentare.

 

Che piacere ascoltare i loro discorsi.

Una sera passando davanti casa sua mi son fermata a parlarle e le ho chiesto di raccontare una storia dei temoi passati. 

Lei ha accettato ed ha iniziato a raccontare una storia che le raccontava sempre suo nonno "tat Vann" (nonno,Giovanni) di tanto in tanto, per riprendere la concentrazione, abbassava la  testa e poi la rialzava riprendendo uno sgurado più sicuro, e se nella storia capitava di accennare a una persona deceduta o a citare il Signore, lei abbassando la testa faceva il segno della croce.

Il giorno successivo sono tornata da lei per chiederle di ripetere la storia per fare un video che avrei voluto poi pubblicare nel mio sito personale.

In questo video ho chiesto a zia Nicolina di raccontare qualcosa dei tempi passati  e lei si è prestata senza titubanze. 

Grazie cara Nicolina